Gianfranco Amato e Alberto Agus a Radio Maria, "Contro i falsi miti del progresso"
Registrazione della puntata del 2 agosto 2016 della rubrica di Radio Maria "Contro i falsi miti del Progresso", condotta da Giuseppe Brienza, sul tema "Europa e diritti". La puntata ha visto la partecipazione dell'Avv. Gianfranco Amato e dell'Avv. Alberto Agus, rispettivamente Presidente Nazionale e Responsabile regionale per la Sardegna dell'Associazione Giuristi per la Vita.
“LA FAMIGLIA È IL CUORE DELLA POLITICA, NON SERVE UNA MERA LOGICA ASSISTENZIALE”
Gianfranco Amato racconta le sue battaglie in favore dei valori non negoziabili: un impegno “scomodo” per il quale la tiepidezza è controproducente
LA LEZIONE POLITICA DELLA #BREXIT
Malgrado si moltiplichino, in Gran Bretagna, le manifestazioni di quanti, scontenti dell’esito del voto di una settimana fa, chiedono un nuovo referendum, i sentimenti antieuropeisti serpeggiano anche tra i ceti moderati di Paesi tradizionalmente sostenitori del progetto Ue. Occorre che le élites plutocratiche dei tecnocrati di Bruxelles imprimano delle radicali correzioni di rotta all’Unione
di Gianfranco Amato
« È la democrazia, bellezza! E tu non puoi farci niente». Così avrebbe risposto l’impareggiabile Humphrey Bogart di Quarto Potere a tutti gli euroentusiasti che devono ancora riprendersi dal Brexit shock. E sì, non si può essere democratici ad intermittenza e rispettare il volere del popolo solo quando coincide con i desiderata del Potere. Le élite massoniche e mondialiste di Bruxelles amano ammantare i propri discorsi di concetti come «democrazia » e «volontà popolare», mentre in realtà nutrono un profondo e assoluto disprezzo per entrambi. L’ipocrisia infida e farisaica al potere. Uno degli effetti positivi della Brexit è quello di aver fatto venire allo scoperto diversi di questi Sepolcri Imbiancati. Tra costoro spicca, ça va sans dire, tale Mario Monti, già noto agli italiani, che in preda ad un attacco di stizza, si è lasciato scappare uno di quegli aforismi che resterà nella storia della dittatura mondialista: «David Cameron ha abusato della democrazia». Beh, detto da uno che è diventato Capo del Governo grazie ad una manovra di palazzo, dopo essere stato nominato senatore a vita, si può anche capire. Ma è sempre così, per Monti e i suoi amici/confratelli altolocati del Bilderberg Group, della Trilateral Commission, di Goldman Sachs, dare voce al volgo plebeo diventa una «alta prova di democrazia » quando il popolo si adegua docilmente alla volontà dell’élite illuminata, mentre si trasforma in un «abuso di democrazia» quando lo stesso popolo osa contraddire le indicazioni degli Ottimati al potere. La verità è che l’élite nutre una profonda idiosincrasia nei confronti del popolo, considerato sempre come una massa informe di individui che deve essere guidata dall’alto, a causa della sua congenita immaturità e conseguente incapacità di formulare processi decisionali per il suo stesso bene.
LETTERA APERTA A TUTTI I COMBATTENTI DEL FAMILY DAY
di Gianfranco Amato
San Terenzo, li 25 giugno 2016
«Omne regnum in seipsum divisum desolatur, et domus supra domum cadit» (Lc 11,17). Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra, ammonisce il Signore.
Se tutti noi ci diciamo – come io credo – discepoli dell’unico Maestro, non possiamo ignorare questo Suo preziosissimo ammonimento. Non dobbiamo cadere nell’errore fatale di dividerci e litigare tra di noi. Ascoltiamo e meditiamo le Sue parole.
Vi confesso di aver vissuto con particolare dolore e sofferenza la colluttazione fratricida che si è ingaggiata giorni fa nella Rete, attraverso una serie indicibile di colpi bassi, di battute al vetriolo, di attacchi rancorosi, impensabili tra amici, e meno che mai tra fratelli. A volte mi chiedo se davvero ci consideriamo tutti figli dello stesso Padre. Avete valutato anche quale esempio stiamo dando ai figli del mondo? Come pensate che vedano fratelli che si sbranano a vicenda con un livore che loro non riserverebbero neppure al peggior nemico?
Io non sono nessuno e non ho alcun titolo per intervenire, ma vi scongiuro di fermarvi, di cessare il fuoco, di dichiarare una tregua.
Non serve dividersi!
GAY PRIDE DI CASERTA - VARIE ASSOCIAZIONI, TRA CUI I GIURISTI PER LA VITA, SCRIVONO ALLE AUTORITA' CIVILI E RELIGIOSE
Caserta, 23.06.2016
Sig. Questore di Caserta
Sig. Presidente della Regione Campania
On. Vincenzo De Luca
Sig. Presidente della Provincia di Caserta
Ing. Angelo Di Costanzo e p.c. alla Provincia di Caserta
in persona dell’Assessore Stefano Giaquinto
S. E. Card. Crescenzio Sepe
Arcivescovo della Diocesi di Napoli
S. E. Mons. Giovanni D’Alise
Vescovo della Diocesi di Caserta
S. E. Mons. Salvatore Visco
Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Capua
S. E. Mons. Angelo Spinillo
Vescovo della Diocesi di Aversa
S. E. Mons. Valetino Di Cerbo
Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo
S. E. Mons. Arturo Aiello
Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi
S. E. Mons. Orazio Francesco Piazza
Vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca
Abbiamo appreso da organi di informazione e dall’apposito sito on line, che talune sigle dell’associazionismo gay hanno organizzato una “kermesse” nella città di Caserta, denominata “Caserta Campania Pride” che, iniziata il 21 giugno scorso con una serie di eventi, si concluderà domenica prossima.
Ciò che desta preoccupazione da parte delle associazioni che sono impegnate sul fronte della difesa e valorizzazione dei minori, della famiglia e di una visione antropologica razionale e fondata sulle leggi naturali, è il corteo che sabato prossimo 25 giugno avrà luogo in piazza Vanvitelli. Purtroppo le numerose similari esperienze del passato anche nazionali hanno dimostrato come nel corso di simili pubbliche manifestazioni non ci si limiti a manifestare civilmente il proprio pensiero, bensì ci si lasci anche andare da parte di taluni e nelle pubbliche vie, ad esternazione di atti volgari, osceni o anche (in taluni casi) di vilipendio della religione, laddove oltretutto è palese un concreto rischio di esposizione dei minori a scene in non pochi casi davvero disgustose e comunque tali da ledere la pubblica moralità se non addirittura costituire in qualche caso fatto penalmente rilevante.
COMUNICATO STAMPA DEI GPV SULLE PROPOSTE DELL'OUA A FAVORE DELLE ADOZIONI DEI MINORI DA PARTE DELLE FAMIGLIE OMOGENITORIALI
COMUNICATO STAMPA
L’OUA in Commissione Giustizia sostiene modifiche su affidamento e adozione minori
(in favore delle coppie omosessuali)
L’Organismo Unitario dell’Avvocatura è “per legge la diretta emanazione del Congresso Nazionale Forense, l’espressione del voto e della partecipazione di ogni singolo avvocato di ogni Foro italiano, nella quale confluiscono le istituzioni e associazioni forensi, al fine di esprimere le posizioni dell’avvocatura sui temi più importanti della giustizia e della professione, nel rispetto dell’autonomia di ciascuna componente. È l’unico soggetto politico che rappresenta l’avvocatura nella sua interezza, ponendosi come interlocutore delle istituzioni” (http://www.oua.it/chi-siamo/) In data 14 giugno 2016 l’OUA ha emanato un comunicato stampa nel quale informava, in sintesi, che una delegazione dello stesso aveva depositato in commissione giustizia un documento di osservazioni nel quale proponeva delle modifiche alla vigente legge sulle adozioni, sì da legittimarle anche in favore delle famiglie c.d. omogenitoriali (qui il testo http://www.oua.it/comunicato-stampa-adozioni-lorganismo-unitario-dellavvocatura-in-audizione-ieri-in-commissione-giustizia-della-camera-servono-risposte-legislative-immediate-per-garantire-i-minori/ ). Sorprendono alquanto le affermazioni che sorreggono la tesi espressa dall’OUA il quale, prescindendo da previ studi di rigore scientifico anzi, ponendo tale carenza quale presupposto argomentativo dei propri assunti (in sostanza: se non ci sono studi che provano un danno ai bambini che male c’è ?) ne trae l’incredibile corollario per cui, in una sorta di bilanciamento d’interessi, con tali adozioni si realizzerebbe un vantaggio per ambo le parti senza reciproco pregiudizio. Risulta invero che studi e rilievi scientifici attestino proprio il contrario affermando l’essenzialità della differenza sessuale in capo ai genitori (recentemente, Di Mauro presidente società italiana pediatria preventiva e sociale, Zocconali presidente nazionale sociologi. Studi di Mark Regnerus. Articolo di Loren Marks su “Social Science Research” in cui passa in rassegna gli studi citati dall’APA in un dossier del 2005 dedicato alla genitorialità gay e lesbica. Evitiamo per ragioni di evidente spazio di citare la copiosissima letteratura scientifica straniera). I Giuristi per la Vita ritengono pertanto che il “vantaggio” di tali ipotizzate forme adottive è univoco e diretto solamente a soddisfare i desiderata degli adulti, il tutto a detrimento del primario interesse dei bambini a crescere con un papà ed una mamma ed a svantaggio altresì, delle molteplici coppie da tempo in lista d’attesa per le adozioni. I soci avvocati dell’associazione Giuristi per la Vita, si dissociano fermamente dall’OUA e dalle affermazioni di cui al citato comunicato stampa.
Il Presidente – Avv. Gianfranco Amato
Il Segretario – Avv. Filippo Martini
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GIANFRANCO AMATO: "GENDER E FAMIGLIA" - MEDICINA (BO) 26-05-2016
Incontro tenuto dall'Avv. Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita a Medicina (BO), giovedì 26 maggio 2016. L'intervento integrale è di due ore e mezza.
Questo video è stato tagliato, ottimizzato, corredato di immagini e filmati forniti da Gianfranco Amato stesso. Si ringazia per la sua realizzazione l'amico Paolo Dall'Olio.
CONFUTAZIONE E RISPOSTA A 10 OBIEZIONI SUI #RISULTATI ELETTORALI DEL PDF
di Gianfranco Amato
Com’era prevedibile, i risultati ottenuti dal Popolo della Famiglia il 5 giugno 2016 sono stati oggetto di una ridda di commenti e valutazioni, da cui sono scaturiti alcuni rilievi critici. Cerchiamo di rispondere alle dieci principali obiezioni sollevate in proposito.
Obiezione n.1: La media ponderata dei voti che il Popolo della Famiglia ha ottenuto a livello nazionale si attesta all’1,07%. Un po’ poco per chi aveva la pretesa di rappresentare i cristiani in politica.
Niente affatto. Io direi, invece, che sia più giusto definire questo risultato con il suo vero nome: miracolo. Chi mastica un po’ di politica sa che solo un intervento sovrannaturale avrebbe potuto consentire ad un movimento nato lo scorso 11 marzo di raggiungere un simile traguardo a livello nazionale, nonostante l’oscuramento assoluto da parte di qualunque mezzo di comunicazione, avvenuto, peraltro, in palese e assoluta violazione delle disposizioni in tema di “par condicio”.
Ma a discapito di questa vergognosa censura, il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Ebbene, l’unica considerazione da fare è la seguente: se in soli ottantacinque giorni, il Popolo della Famiglia – in condizioni di assoluto black-out mediatico – è riuscito a raggiungere l’1% dei consensi a livello nazionale, non è impossibile immaginare che in un anno di lavoro, e a condizioni diverse di visibilità, si possa superare la soglia minima del 3% prevista dall’Italicum per accedere in parlamento. Parlo di un anno, perché è ragionevole pensare che si vada al voto per le elezioni politiche nel 2017.
EUTANASIA
di Enrico Giarola
Le prime importanti scoperte della matematica greca sono attribuite a Pitagora di Samo e ai suoi discepoli. L'aritmetica pitagorica considerava i numeri come somme di unità, o punti, e perciò era spesso interpretata come una forma astratta di atomismo. La scoperta delle grandezze incommensurabili mise in crisi la filosofia pitagorica, che asseriva che tutte le grandezze potevano essere espresse in termini di numeri interi o di rapporti fra interi. La scoperta mise in chiaro il fatto che l'aritmetica pitagorica era insufficiente a esprimere quantità geometriche quali la diagonale del quadrato.
Adesso, in base alla conoscenza apportata da questo brano (correttissimo, l'ho copiato) ditemi come fare a calcolare l'ipotenusa avendo i cateti. Impossibile, perché la storia della matematica vi può descrivere tutto quello che volete su Pitagora e la sua scuola, vi può dare, come si dice ora, il know how, ma non vi metterà mai in grado di usare la famosa formula della somma dei quadrati. Ve l'immaginate un geometra che sa tutto di storia della matematica e non riesce a calcolare un'area? Che sa anche dirvi chi avrebbe saputo dirvelo, il famoso know how, ma lui ahimè non lo sa.
A scuola per fortuna si insegna la matematica e non la sua storia. Il know how.
LA REGIONE LOMBARDIA CONDANNATA PER ESERCIZIO DI OBIEZIONE ANTI-EUTANASIA
di Franesco Mario Agnoli
Prima del commento alla sentenza (n. 5650/2016) con la quale in data 5 aprile 2016 il TAR lombardo ha condannato la Regione Lombardia al risarcimento dei danni cagionati al cittadino indicato in sentenza come “Omissis” una premessa . Premessa resa opportuna dalla decisione del Tribunale di avvalere del disposto dell’art 52/comma 1 del D. Lgs. n. 196/2003, sicché “a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, manda alla Segreteria di provvedere all’oscuramento delle generalità nonché di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare Omissis”. Non si è però considerato che, per le forti polemiche a suo tempo suscitate e ampiamente riportate dai mass-media (e tutt’altro che risolte per quanto riguarda la sottostante visione del mondo e gli stessi principi fondanti del nostro ordinamento giuridico), la vicenda a monte della richiesta di risarcimento danni e del conseguente provvedimento è tuttora vivissima nella memoria collettiva sicché per adempiere la Segreteria avrebbe dovuto omettere più o meno l’intera motivazione. Non potendo ovviamente adottare questa soluzione, la mandataria si è limitata a sostituire con “Omissis” il nome dell’attore, sicché i mass-media che (anche loro sull’onda dei precedenti dibattiti e controversie) nel dare notizia della sentenza hanno all’istante individuato i protagonisti e indicato nome e cognome di “Omissis”, che invece, per rispetto dell’ordine del Tribunale, sarà qui utilizzato pur nella consapevolezza dell’inutilità di questo “oscuramento” dato che l’esame critico della decisione non può prescindere, riprendendola dalla sentenza stessa, da una pur breve narrativa dell’antefatto..
L’AVVENTURA DI CHI È ALTRA COSA
di Gianfranco Amato
Diceva il mio Maestro don Luigi Giussani che la cosa più bella che possa accadere ad un uomo è vivere la vita come un’avventura. E se questo si inserisce in un progetto di Dio, allora diventa la più avvincente, intensa, suggestiva e romantica delle avventure. Bella, persino anche quando è faticosa e a volte dolorosa. Questa è l’avventura che ho vissuto finora, che sto vivendo e che continuerò a vivere nella miracolosa esperienza del Popolo della Famiglia.
Ma quando chiedevo al mio Maestro come fosse possibile distinguere un’avventura autentica da un misero progetto personale, lui mi spiegava che esiste un metodo infallibile per verificarlo. E lo faceva con queste parole: «La vita come avventura è davvero autentica solo quando chi calcola le cose non sei tu». Cosa vuol dire questo? Che siamo nelle mani di un Altro. Sarebbe lunghissimo l’elenco di fatti, episodi, circostanze in cui questo si è concretamente manifestato fin dal giorno stesso in cui ha visto la luce il Popolo della Famiglia. Viviamo una condizione di miracolo permanente in cui l’unica cosa che appare davvero evidente è che quello che sta accadendo non dipende da noi, ma è totalmente calcolato da un Altro.
GIANFRANCO AMATO - PRESENTAZIONE DELLE LISTE DEL POPOLO DELLA FAMIGLIA
7 maggio 2016: intervento di Gianfranco Amato, all'Hotel Nazionale di Roma, in occasione dell'inaugurazione della campagna elettorale della lista del Popolo della Famiglia per l'elezione del Sindaco della Capitale, dei membri del Consiglio Comunale e dei singoli Municipi.
I GIURISTI PER LA VITA SOLIDALI CON IL PROF. MASSIMO GANDOLFINI
COMUNICATO STAMPA
I GIURISTI PER LA VITA SOLIDALI CON IL PROF. MASSIMO GANDOLFINI
I Giuristi per la Vita, unitamente al loro Presidente, l'avv. Gianfranco Amato, esprimono piena solidarietà al Prof. Massimo Gandolfini, in questi giorni, bersaglio dell'associazione Arcigay, che lo ha querelato per presunte affermazioni, false ed offensive, che il portavoce del Comitato Difendiamo i Nostri Figli avrebbe pronunciato nelle sue numerose conferenze sulla ideologia del gender.
È ormai nota l'attività, indefessa ed ancorata a criteri anche scientifici, che il prof. Gandolfini sta portando avanti in tutta Italia, al fine di informare, formare e sensibilizzare genitori, figli, educatori, docenti, ecc., sui rischi ed i pericoli che la teoria del gender può provocare nella società di oggi.
Pertanto, certi che la magistratura saprà riconoscere la fondatezza e la correttezza dell'operato del prof. Gandolfini, confidiamo in una pronta e giusta risoluzione di tale incresciosa vicenda.
Roma, 1° maggio 2016
Associazione Giuristi per la Vita
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IL PROGRAMMA DEL POPOLO DELLA FAMIGLIA: 26 PUNTI DI ORIENTAMENTO
“A” come ambiente, per una ecologia integrale. Più prati meno sprechi.
L’ambiente è il giardino di casa dell’umanità, per questo va rispettato. Dobbiamo lasciare alle generazioni future un ambiente migliore di come l’abbiamo trovato. È compito della nostra generazione rispettare la biodiversità, utilizzare le risorse con sobrietà e senza sprechi, valorizzare le biotecnologie che soddisfano l’alimentazione e la salute, senza fare della natura un dio assoluto ma una risorsa al nostro servizio. La cooperazione internazionale favorisce la libera circolazione di beni primari come acqua e cibo tra i popoli. In assenza di studi scientifici, la ricerca e la tecnologia si attengono ad un principio di precauzione. Tutelare la biodiversità significa anche assistere allo spettacolo della ricchezza e della diversità favorendo il mantenimento delle specie (Compendio DSC, n. 466).
“B” come bene comune.
Nella Costituzione degli Stati Uniti d’America ogni cittadino è dotato dal suo Creatore di alcuni diritti inalienabili, tra i quali vi è la ricerca della felicità. Il bene comune è la strada per raggiungere la propria felicità più pienamente e celermente, grazie alla società (cfr. Compendio DSC, n. 164). Non siamo soli. Come nel calcio si vince tutti insieme e si perde tutti insieme, così il bene comune è un traguardo che si raggiunge tutti insieme o non si raggiunge. La centralità della persona e la intoccabilità della vita umana fanno sì che non si possano sacrificare esseri umani pretendendo di conseguire il “bene” (aborto, divorzio, eutanasia, stepchild adoption).
FAMIGLIA, QUESTIONE ANTROPOLOGICA
REGISTRAZIONE INTEGRALE DELLA DIRETTA STREAMING DA MATELICA (MC)
Incontro con l'Avv. Gianfranco Amato svoltosi venerdì, 18 marzo 2016
POPOLO DELLA FAMIGLIA SÌ O NO? L'INTERVENTO DI P. GIACOBBE ELIA: "MEGLIO PERSEGUITATI CHE IRRILEVANTI"
RADIO MARIA: "LA NASCITA DEL POPOLO DELLA FAMIGLIA"
Estratto della puntata dell'8 marzo 2016 della Rassegna Stampa di Radio Maria. Padre Livio commenta l'articolo di Gianfranco Amato, pubblicato da "La Croce Quotidiano", con il titolo: "#PdF: dieci risposte a dieci obiezioni", il cui testo può essere letto a questo link: http://www.giuristiperlavita.org/joomla/scrittideisoci/805-pdf-dieci-risposte-a-dieci-obiezioni
#PDF: DIECI RISPOSTE A DIECI OBIEZIONI
di Gianfranco Amato
La nascita del Popolo della Famiglia ha sollevato una ridda di obiezioni, alle quali vorrei rispondere, usando lo schema della forma dialogica adottato nel vecchio Catechismo di San Pio X.
Obiezione n. 1: Avete costituito un partito tematico.
Innanzitutto occorre precisare che non si tratta di un “partito”, secondo l’accezione novecentesca del termine. In realtà abbiamo dato vita ad un movimento politico che parte dal popolo, e proprio per questo intende immediatamente misurarsi nelle prossime elezioni amministrative comunali, ovvero nella realtà istituzionale più vicina al cittadino.
In secondo luogo devo precisare che non si tratta di un movimento “tematico”. La famiglia, infatti, non è “un” tema, ma “il” tema. Amo ricordare che il grande San Giovanni Paolo II, il 31 gennaio 1998, parlando ai membri della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio, spiegò esattamente questo concetto, precisando che la famiglia rappresenta il “prisma” attraverso cui considerare tutti i problemi sociali, e attraverso cui passano tutte le questioni politiche. In questo senso la famiglia è il cuore di tutta politica.
Obiezione n. 2: Avete ripercorso l’avventura fallimentare di Giuliano Ferrara e di Magdi Allam.
Il Popolo della Famiglia non è un partito personalistico che tenta di collocarsi immediatamente a livello nazionale attraverso le elezioni politiche del parlamento. Il nostro, lo ripeto per la seconda volta, è un movimento che intende partire dal basso, aggregando a livello locale uomini e donne che possano generosamente spendersi nella prossima campagna delle amministrative di giugno. Ripercorriamo, in qualche modo, l’esperienza del movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Con una differenza però. Che il suo è un popolo virtuale, il nostro è assolutamente reale. È costituito dalle migliaia e migliaia di persone che in questi due anni abbiamo incontrato percorrendo in lungo e largo l’Italia È fatto di volti concreti, di persone incontrate con le quali abbiamo parlato, abbiamo pranzato insieme. Io, personalmente, ho persino dormito a casa loro.
AMATO (POPOLO DELLA FAMIGLIA): "MA QUALE MOVIMENTO MONO-TEMA: LE NOSTRE IDEE E LA DIFFERENZA COI 5S"
di Marco Guerra
"Porteremo a votare gli elettori che hanno già bruciato le tessere elettorali”. Gianfranco Amato, cofondatore insieme a Mario Adinolfi del Popolo della famiglia, spiega ad IntelligoNews le ragioni della discesa in campo e della necessità di far nascere una nuovo partito politico fondato sulla famiglia. “Non siamo un movimento mono tema – sottolinea l’avvocato membro del comitato promotore del Family day – la famiglia è il prisma attraverso cui guardare tutte le questioni sociali”.
È NATO “IL POPOLO DELLA FAMIGLIA”
La nostra intervista a Mario Adinolfi e Gianfranco Amato sulla nascita del movimento politico "Il Popolo della Famiglia"
di Silvia Lucchetti
Ieri mattina dalle colonne de La Croce quotidiano, il giornale “contro i falsi miti di progresso” diretto da Mario Adinolfi, è stato dato l’annuncio della nascita di un nuovo movimento: Il Popolo della Famiglia (PDF). In prima pagina l’editoriale “L’Italia ha bisogno dei cattolici”, firmato d Adinolfi e dall’avvocato Gianfranco Amato, entrambi membri del Comitato Difendiamo i nostri figli ed organizzatori degli ultimi due Family Day (quello del 20 giugno 2015 di piazza San Giovanni e quello del 30 gennaio 2016 del Circo Massimo) ha riportato le motivazioni di questa novità politica e i primi piccoli grandi passi da compiere in prospettiva delle elezioni amministrative di primavera. I promotori del PDF si misureranno nella sfida più difficile, quella per il Campidoglio, dove tutti i candidati sindaco si sono pronunciati a favore delle Unioni Civili. Mario Adinolfi sindaco e Gianfranco Amato capolista per offrire ai romani un’alternativa al pensiero unico in una lotta difficilissima che ha bisogno di caratteri coriacei e visibili.
Li abbiamo contattati per meglio comprendere lo spirito del movimento politico.