#PDF: DIECI RISPOSTE A DIECI OBIEZIONI
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- Pubblicato Martedì, 08 Marzo 2016 23:25
di Gianfranco Amato
La nascita del Popolo della Famiglia ha sollevato una ridda di obiezioni, alle quali vorrei rispondere, usando lo schema della forma dialogica adottato nel vecchio Catechismo di San Pio X.
Obiezione n. 1: Avete costituito un partito tematico.
Innanzitutto occorre precisare che non si tratta di un “partito”, secondo l’accezione novecentesca del termine. In realtà abbiamo dato vita ad un movimento politico che parte dal popolo, e proprio per questo intende immediatamente misurarsi nelle prossime elezioni amministrative comunali, ovvero nella realtà istituzionale più vicina al cittadino.
In secondo luogo devo precisare che non si tratta di un movimento “tematico”. La famiglia, infatti, non è “un” tema, ma “il” tema. Amo ricordare che il grande San Giovanni Paolo II, il 31 gennaio 1998, parlando ai membri della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio, spiegò esattamente questo concetto, precisando che la famiglia rappresenta il “prisma” attraverso cui considerare tutti i problemi sociali, e attraverso cui passano tutte le questioni politiche. In questo senso la famiglia è il cuore di tutta politica.
Obiezione n. 2: Avete ripercorso l’avventura fallimentare di Giuliano Ferrara e di Magdi Allam.
Il Popolo della Famiglia non è un partito personalistico che tenta di collocarsi immediatamente a livello nazionale attraverso le elezioni politiche del parlamento. Il nostro, lo ripeto per la seconda volta, è un movimento che intende partire dal basso, aggregando a livello locale uomini e donne che possano generosamente spendersi nella prossima campagna delle amministrative di giugno. Ripercorriamo, in qualche modo, l’esperienza del movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Con una differenza però. Che il suo è un popolo virtuale, il nostro è assolutamente reale. È costituito dalle migliaia e migliaia di persone che in questi due anni abbiamo incontrato percorrendo in lungo e largo l’Italia È fatto di volti concreti, di persone incontrate con le quali abbiamo parlato, abbiamo pranzato insieme. Io, personalmente, ho persino dormito a casa loro.
AMATO (POPOLO DELLA FAMIGLIA): "MA QUALE MOVIMENTO MONO-TEMA: LE NOSTRE IDEE E LA DIFFERENZA COI 5S"
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- Pubblicato Martedì, 08 Marzo 2016 00:48
di Marco Guerra
"Porteremo a votare gli elettori che hanno già bruciato le tessere elettorali”. Gianfranco Amato, cofondatore insieme a Mario Adinolfi del Popolo della famiglia, spiega ad IntelligoNews le ragioni della discesa in campo e della necessità di far nascere una nuovo partito politico fondato sulla famiglia. “Non siamo un movimento mono tema – sottolinea l’avvocato membro del comitato promotore del Family day – la famiglia è il prisma attraverso cui guardare tutte le questioni sociali”.
È NATO “IL POPOLO DELLA FAMIGLIA”
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- Pubblicato Lunedì, 07 Marzo 2016 00:32
La nostra intervista a Mario Adinolfi e Gianfranco Amato sulla nascita del movimento politico "Il Popolo della Famiglia"
di Silvia Lucchetti
Ieri mattina dalle colonne de La Croce quotidiano, il giornale “contro i falsi miti di progresso” diretto da Mario Adinolfi, è stato dato l’annuncio della nascita di un nuovo movimento: Il Popolo della Famiglia (PDF). In prima pagina l’editoriale “L’Italia ha bisogno dei cattolici”, firmato d Adinolfi e dall’avvocato Gianfranco Amato, entrambi membri del Comitato Difendiamo i nostri figli ed organizzatori degli ultimi due Family Day (quello del 20 giugno 2015 di piazza San Giovanni e quello del 30 gennaio 2016 del Circo Massimo) ha riportato le motivazioni di questa novità politica e i primi piccoli grandi passi da compiere in prospettiva delle elezioni amministrative di primavera. I promotori del PDF si misureranno nella sfida più difficile, quella per il Campidoglio, dove tutti i candidati sindaco si sono pronunciati a favore delle Unioni Civili. Mario Adinolfi sindaco e Gianfranco Amato capolista per offrire ai romani un’alternativa al pensiero unico in una lotta difficilissima che ha bisogno di caratteri coriacei e visibili.
Li abbiamo contattati per meglio comprendere lo spirito del movimento politico.
L'OBBLIGO DI FEDELTÀ (A CURA DELL'AVV. MASSIMILIANO FIORIN)
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- Pubblicato Domenica, 06 Marzo 2016 16:26
Una riflessione sull'obbligo di fedeltà, che il disegno di legge sulle unioni civili - recentemente approvato dal Senato - non prevede per le coppie omosessuali e che alcuni vorrebbero abolire anche riguardo alle coppie eterosessuali sposate (registrazione del 26 febbraio 2016).
PER QUESTO È NATO IL POPOLO DELLA FAMIGLIA
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- Pubblicato Venerdì, 04 Marzo 2016 14:18
L’appello di don Sturzo risuona ancora nelle deboli membra del popolo che ha animato il Circo Massimo, e chiama «gli uomini liberi e forti che vogliono cooperare ai fini superiori della Patria»
di Gianfranco Amato
Il dado è tratto, abbiamo attraversato il Rubicone. Con la trepidazione e il fervore che hanno tutte le grandi decisioni irrevocabili, abbiamo compiuto un importante gesto che segnerà la storia del nostro Paese.
Il proditorio tradimento da parte di un manipolo di soi-disant senatori cattolici che si è consumato a Palazzo Madama nel tardo pomeriggio del 25 febbraio 2016 (data che merita un posto d’onore nel calendario delle italiche infamie), ha rappresentato un fondamentale punto di svolta nello scenario, di per sé già desolante, della politica italiana. Quella ignobile pugnalata, infatti, ha colpito tre schiene contemporaneamente. La schiena del festoso popolo del Family Day trionfante al Circo Massimo, che per un momento si era illuso di poter contare su rappresentanti parlamentari meno pusillamini e codardi. La schiena della sana dottrina cattolica che, secondo le parole dell’indimenticato Joseph Ratzinger, definisce «atto gravemente immorale » per un parlamentare cattolico «concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società», qual è il «progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali». La schiena di tutti gli italiani – cattolici e non – che quei parlamentari li avevano votati, convinti che oltre alla morbosa affezione per cariche, incarichi e relative prebende, essi nutrissero anche una larva di idea, ideale o valore, almeno sui principi non negoziabili di vita, educazione, famiglia. Ora tutti gli elettori sanno che per costoro non v’è davvero nulla che non possa essere negoziato.
RADIO MARIA - NASCITA DEL POPOLO DELLA FAMIGLIA
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- Pubblicato Venerdì, 04 Marzo 2016 13:57
Commento di Padre Livio, nel corso della Rassegna Stampa del 3 marzo 2016, alla nascita del Popolo della Famiglia