GB: ITALIANA COSTRETTA A PARTO CESAREO PER SOTTRARLE LA FIGLIA

 

COMUNICATO STAMPA 23-2013
I Giuristi per la Vita esprimono profondo sconcerto e ferma condanna per l’agghiacciante vicenda accaduta all’italiana Alessandra Pacchieri, sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio presso il Derwent Center del Princess Alexandra Hospital di Harlow, nell’Essex, e coattivamente sottoposta a parto cesareo, a sua totale insaputa, nonché privata della figlia neonata che è stata sottratta dai servizi sociali britannici e destinata all’adozione.
I Giuristi per la Vita, condividendo il giudizio del Dott. Fabio Roia, Presidente di sezione al tribunale di Milano, definiscono il caso di Alessandra Pacchieri «un atto di una violenza estrema, un fatto senza precedenti» nel quale risulta «violato il diritto alla tutela della salute di una paziente psichiatrica».
Questa orribile vicenda, degna di uno dei migliori romanzi distopici di H.G. Wells, mostra come nel Regno Unito, un Paese che ama definirsi “faro della civiltà”, possa registrarsi un uso spregiudicato dei mezzi coercitivi della psichiatria, un atteggiamento disinvolto e inumano dei servizi sociali, un comportamento cinico e crudele da parte della magistratura, un’intollerabile e gravissima violazione del diritto al consenso informato del paziente, riconosciuto e garantito a livello internazionale dalla Convenzione sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina, stipulata ad Oviedo il 4 aprile 1997, nota come Convenzione di Oviedo. E forse non è un caso che proprio la Gran Bretagna abbia deciso di non aderire a tale Convenzione.

IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato

 

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