UNIONI CIVILI, AMATO (FAMILY DAY) “RENZI, UTERO IN AFFITTO E STEPCHILD SONO LA STESSA COSA. E' IN CRISI"

10 febbraio 2016, Lucia Bigozzi

“A Renzi sta sfuggendo di mano la situazione. Ma non gli è bastato lo 'spottone' di Elton John a Sanremo?”. “Utero in affitto e stepchild sono la stessa cosa e il vero obiettivo è legittimare l’offerta commerciale attorno a questa pratica che anche in Italia sta aumentando”. E’ durissima l’analisi di Gianfranco Amato, di Giuristi per la Vita e membro del Comitato Difendiamo i nostri figli, nell’intervista a Intelligonews sui due temi del giorno legati al capitolo unioni civili: le dichiarazioni di Renzi sull’utero in affitto e la performance dei vip arcobaleno a Sanremo. 
 
Renzi definisce l’utero in affitto un mercimonio e considera giusta la battaglia contro questa pratica ma poi dice avanti con la stepchild adoption. Ma le due cose sono scisse oppure no?  
 
«Leggo le affermazioni di Renzi come quelle di un premier al quale la situazione sta sfuggendo di mano. Mi sembra come in preda a una crisi di nervi. Diciamo che quello che appare davanti al suo orizzonte è una grande confusione, perché lui è sempre stato un mago nell’interpretare la maschera di “Arlecchino servitore di due padroni” ma oggi i “padroni” sono diventati quattro: Mattarella che ha già manifestato perplessità sulla stepchild adoption e non  credo firmerà la legge a cuor leggero; i trenta senatori dem contrari, gli amici di Scalfarotto che pretendono in modo pregiudiziale di non modificare nulla del testo, ed esponenti dell’area catto-comunista del suo partito come Livia Turco che ha già bocciato le adozioni gay. E’ molto difficile anche per un politico abile come lui riuscire a tenere tutto questo insieme». 
Quindi c’è un nesso?
 
«Dovrebbe farselo spiegare dai suoi 30 senatori o dalla stessa Livia Turco e chiedersi perché solo nel Pd ci siano una spaccatura e una ribellione di queste proporzioni. Il punto non sono i 529 figli di coppie gay e sottolineo il numero per far capire di cosa si sta parlando, che in percentuale rappresenta lo 0,0005 per cento, bensì il fatto che con la stepchild adoption si vuole incentivare la pratica dell’utero in affitto. Ma Renzi si è accorto che anche in Italia cresce il numero delle coppie gay che vanno in Svizzera, Spagna, Gran Bretagna o India, nel caso vogliano risparmiare, per comprare figli da madri che prestano l’utero in cambio di soldi? Renzi si è accorto che anche in Italia sta crescendo questo fenomeno? E si è chiesto perché? E’ chiaro che si aspetta solo che questa pratica che lui definisce ‘mercimonio’ sia legittimata da una legge, indipendentemente che il ricorso all’utero in affitto sia vietano nel nostro Paese. Non gli è bastato lo 'spottone' di Elton John a Sanremo?».
 
A proposito di Sanremo: sul palco dell’Ariston Elton John si è definito un padre felice e molti big della canzone hanno esibito i nastri arcobaleno per sostenere i dirtti Lgbt. Ma non c’è uno scollamento dal Paese reale dove la maggioranza degli italiani dice no alla stepchild adoption?
 
«Se Renzi non ha ancora capito come funziona… In Italia ci sono molti Elton John, anche se non così ricchi, che aspettano la legge per poi andare all’estero a comprarsi un bambino, magari in Gran Bretagna se lo vuoi bellino, oppure in India se invece vuoi risparmiare. L’offerta commerciale c’è già anche in Italia. Quanto alle immagini dei nastri arcobaleno e la stessa dichiarazione di Elton John, dico che è grave che il servizio pubblico si mostri sempre più asservito al potere. Ormai siamo nella dittatura del pensiero unico come giustamente rileva Papa Francesco che oltretutto, venendo dall’Argentina, sa bene di cosa si tratta. E come avviene in tutte le dittature anche la comunicazione di Stato diventa propaganda asservita alla deriva totalitaria del pensiero unico. E’ uno dei motivi per cui il popolo dovrebbe rifiutarsi, come faccio io, non solo di ricevere questo tipo di informazione ma anche di doverlo pagare attraverso il canone. Di fronte a un regime, con tutte le sue articolazioni, la storia ha sempre dimostrato tre atteggiamenti possibili: la connivenza, la complicità o la resistenza. Credo sia arrivato il momento della terza opzione di fronte al tentativo di chi vorrebbe indottrinarci col pensiero unico».

Fonte: www.intelligonews.it  del 10 febbraio 2016
 

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