EMENDAMENTI SEMPRE PIU' LIBERTICIDI AL DDL SCALFAROTTO

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COMUNICATO STAMPA 4-2014
I Giuristi per la Vita lanciano un grido d’allarme sulla piega sempre più liberticida che sta assumendo l’iter parlamentare del DDL Scalfarotto in materia di contrasto all’omofobia.
Nella seduta della Commissione Giustizia del Senato tenutasi lo scorso 16 gennaio, infatti, la relatrice Rosaria Capacchione del PD ha dato parere favorevole ad alcuni emendamenti che peggiorano, per quanto possibile, il già pessimo testo approvato dalla Camera dei Deputati il 19 settembre 2013.
Mediante tali emendamenti verrebbe reintrodotta, tra l’altro, l’esiziale disposizione sull’orientamento sessuale e l’identità di genere prevista dall’art.1 del testo base approvato in Commissione Giustizia della Camera il 9 luglio 2013, e sarebbe altresì reinserita la pena accessoria prevista dall’art.4 dello stesso testo, ovvero «l’attività non retribuita in favore della collettività da svolgersi al termine dell’espiazione della pena detentiva per un periodo da sei mesi a un anno», costituita da lavoro «in favore delle associazioni a tutela delle persone omosessuali». Quest’ultima norma, indice evidente dell’impianto ideologico del disegno di legge (siamo alla rieducazione culturale di stampo maoista), era stata eliminata a seguito dell’emendamento dei due relatori, Scalfarotto e Leone, il 22 luglio 2013. Ora i sostenitori del laojiao cinese tornano alla carica al Senato, trovando il favore della stessa relatrice in Commissione giustizia.
I Giuristi per la Vita si appellano a chiunque abbia a cuore il destino della libertà, affinché resti alta l’attenzione e desta la guardia sul disegno di legge liberticida in tema di omofobia: Hannibal ad portas!


IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato

 

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