COMUNICATO STAMPA - DIFFIDA A ORDINE PSICOLOGI LAZIO


 

COMUNICATO STAMPA - DIFFIDA A ORDINE PSICOLOGI LAZIO

Il Comitato Direttivo dei Giuristi per la Vita, anche nell’interesse dei soci, ha formulato una diffida nei confronti dell’Ordine degli Psicologi della Regione Lazio in persona del suo presidente dott. Nicola Piccinini, affinché pervenga a rettificare e prendere le dovute distanze, dalle affermazioni rese dal segretario dello stesso ordine, dr.ssa Paola Biondi.

La dr.ssa Biondi infatti avrebbe rilasciato una dichiarazione a nome dell’Ordine degli Psicologi Regione Lazio, del seguente espresso tenore: «Ancora una volta una variante naturale dell'orientamento sessuale come l'omosessualità viene equiparata a una patologia come la zoofilia. Ancora una volta  assistiamo impotenti a uno degli episodi che tuttora, anno 2014, contribuiscono a creare l'humus culturale che porta a vivere l’omosessualità come una colpa di cui vergognarsi, rallentando così ogni progresso civile e sociale di integrazione e di valorizzazione delle diversità e favorendo quel clima di odio che porta al bullismo omofobico. Come Ordine degli Psicologi del Lazio esprimiamo solidarietà alle persone omosessuali che si sono sentite offese dalle parole di Gianfranco Amato. Allo stesso tempo ci poniamo però anche alcune domande sull'opportunità di organizzare eventi come questo, che rischiano di favorire un clima di intolleranza e di violenza che ha già causato delle vittime. Invitiamo dunque i colleghi e le colleghe che operano dentro le strutture sociali del territorio regionale, prima fra tutte le scuole, sia a contrastare attivamente l'omofobia anche nelle sue forme puramente  declaratorie, promuovendo una cultura dell'uguaglianza e dell'integrazione, che a vigilare perché non vengano più invitate a dibattiti e iniziative di formazione persone che promuovono ignoranza e discriminazione».

La totale malafede della dr.ssa Bondi si rileva dal fatto che tutti i maggiori organi di stampa, ed in particolare la stessa agenzia ANSA del 22 ottobre 2014, abbiano in realtà riportato l’esatto tenore di quanto affermato dall’avvocato Amato e rimarcato nel comunicato stampa dei Giuristi per la vita: «Il sentimento non può essere il solo fattore da considerare per definire il matrimonio. Occorre, infatti, tener conto di altri aspetti, come la bipolarità sessuale, la finalità procreativa, quella educativa, eccetera. Matrimonio e famiglia sono concetti che non possono essere oggetto di manipolazione giuridica. Se, infatti, si lasciasse decidere al parlamento cosa è un matrimonio o una famiglia, e si utilizzasse il solo criterio del sentimento, allora si potrebbe arrivare al paradosso di definire matrimonio come l’unione di cinque donne legate tra loro da un rapporto di reciproco amore, o di tre donne e tre uomini, o addirittura di un uomo e un cane, se si tiene conto dell'elemento affettivo che lega gli uomini agli animali».

Le diffamatorie esternazioni di cui sopra, sono state prontamente cavalcate da alcuni siti web e poi diffuse capillarmente, anche tramite i social network, con titoli roboanti quali: “L'Ordine degli Psicologi contro i Giuristi per la vita: «Promuovono ignoranza e discriminazione»” (http://gayburg.blogspot.it) ovvero “Omosessualità paragonata a zoofilia al Liceo Cavour. L’ira dell’Ordine degli psicologi” (http://newsgo.it).

Si attendono, pertanto, le dovute rettifiche e pronte scuse verso l’associazione, i soci, ed in particolare il presidente avvocato Gianfranco Amato. Entro giorni sette.

 

Associazione Giuristi per la Vita, per il Comitato direttivo e i soci
Consigliere autorizzato, Avv. Filippo Martini


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